Elezioni
Per i risultati delle ultime elezioni amministrative comunali di Fiano Romano, scorrere la pagina fino in fondo.
Le elezioni comunali e amministrative di Fiano Romano con risultati pilotati
In occasione delle elezioni amministrative comunali di Fiano Romano, non possiamo esimerci dal formulare una serie di considerazioni urgenti. Un piccolo paese di nome Fiano Romano ha vissuto una crescita senza precedenti nei primi anni 2000, passando improvvisamente da una popolazione di 5000 a 16000 abitanti e facendo cadere una vasta colata di cemento sull'area fianese della Valle del Tevere. Dietro a questa espansione incontrollata e priva di adeguati servizi si cela l'influenza della mafia locale sulle elezioni amministrative e la connivenza di alcuni loschi individui che albergano in Comune da decenni, pagati con soldi pubblici. Non è un caso che le ultime elezioni amministrative siano state vinte dalla lista Fiano 2030: il risultato è in controtendenza rispetto a tutte le altre elezioni degli ultimi dieci anni, in cui l'esito è stato l'esatto opposto. Nella lista era anche presente una persona condannata per concorso esterno in associazione mafiosa. In sostanza, quando la mafia interviene direttamente, non c'è spazio per nessun altro e l'esito delle elezioni è scontato.
Sfidando l'omertà imposta da alcuni personaggi della malavita di Fiano Romano, intendiamo prendere in esame il modo in cui la mafia ha sfruttato la speculazione edilizia per prosperare negli anni, e come questa situazione ha permesso ai mafiosi di manipolare le elezioni comunali e amministrative.
La ragione dell'improvvisa e disordinata crescita di Fiano Romano va attribuita principalmente alla speculazione edilizia guidata dalla mafia locale. Attraverso una serie di operazioni illegali e di auto-sanatorie compiute da alcuni personaggi del Comune, i membri della mafia hanno acquisito terreni e li hanno sfruttati per la costruzione di immobili con il benestare dei Ferilli, ovvero la famiglia più numerosa di Fiano Romano. L'inarrestabile colata di cemento ha attirato altri palazzinari e nuovi residenti — questi ultimi attratti da annunci pubblicitari ingannevoli pubblicati in tutta Italia — portando a un aumento significativo della popolazione e all'arricchimento personale sia dei membri della mafia che di una parte dei Ferilli (ovviamente non tutti, anche perché sono tanti). In sostanza, gli abusivismi edilizi e le sanatorie del Comune sono state una vera gallina dalle uova d'oro.
L'influenza della mafia locale non sarebbe stata così pervasiva senza il supporto dell'amministrazione comunale in cui sono sempre stati presenti i Ferilli, in qualità di consiglieri, di assessori o di sindaci. Impiegati corrotti, in gran parte assunti senza concorso, assieme a politici collusi hanno agevolato le attività della mafia, consentendo a quest'ultima di ottenere permessi di costruzione, di eludere norme edilizie e di aggirare le leggi vigenti. La connivenza ha garantito che i profitti illeciti fluissero senza ostacoli, creando un circolo vizioso in cui la mafia e gli amministratori corrotti si alimentano reciprocamente.
In occasione di ogni elezione comunale e amministrativa, la mafia radicata a Fiano Romano ha sapientemente manipolato il processo elettorale per garantire che i propri interessi fossero preservati e che i politici di riferimento restassero al potere nel Comune di Fiano Romano. D'altra parte, per i cittadini non ritenuti funzionali agli obiettivi della malavita è cominciato l'inferno. Sono stati segnalati casi di intimidazioni, minacce e violenze nei confronti di candidati indipendenti o di comuni cittadini — inclusi alcuni disabili — che hanno osato opporsi a richieste mafiose di vario genere. Inoltre, la mafia ha finanziato campagne elettorali di politici compromessi, in particolare dei Ferilli, assicurandosi che i loro uomini fossero eletti in posizioni chiave all'interno del governo locale.
Le conseguenze sono state disastrose per la comunità locale. Mentre la popolazione cresceva e il paese diventava uno squallido dormitorio della periferia romana, le risorse pubbliche e i servizi essenziali non sono stati potenziati, poiché la mafia e i politici corrotti hanno deviato il denaro pubblico verso destinazioni più redditizie per le proprie tasche. I cittadini onesti si sono trovati a lottare contro un sistema ingiusto che favorisce solo gli interessi della mafia. L'insicurezza, la corruzione diffusa e la mancanza di opportunità per la crescita economica hanno contribuito a creare un clima di sfiducia e paura tra la popolazione locale. Ormai, la maggior parte delle persone ha paura e quindi preferisce tutelarsi attraverso l'omertà.
L'effetto devastante di questa situazione si riflette anche sullo sviluppo sociale ed economico del paese. Le imprese legittime, o per lo meno quelle che sono rimaste in vita, faticano a prosperare perché devono sottostare alle richieste estorte dalla mafia e dall'amministrazione comunale, il che limita le opportunità di crescita economica e crea un circolo vizioso in cui la mafia continua a detenere il controllo sul territorio.
In condizioni normali, la lotta contro la mafia e la riconquista della democrazia richiederebbero un impegno concertato da parte delle autorità locali, delle forze dell'ordine e dei cittadini stessi. Tuttavia, allo stato attuale non ci sono le condizioni affinché ciò avvenga. È invece fondamentale adottare misure efficaci per combattere la corruzione e rendere trasparenti le istituzioni locali. Il coinvolgimento delle autorità di livello nazionale sarebbe altrettanto cruciale per contrastare l'influenza della mafia locale, ma purtroppo tutti i governi nazionali che si sono succeduti negli ultimi decenni non sono stati informati della situazione. La collaborazione tra agenzie di sicurezza, unità investigative specializzate e organismi anti-corruzione può contribuire a indebolire il potere e l'influenza della mafia sulle elezioni e sulla vita quotidiana della comunità, ma tutto questo risulta di difficile realizzazione se il Comune di Fiano Romano continua a opporre resistenza.
Il caso del paese di Fiano Romano che è cresciuto da 5000 a 16000 abitanti soltanto grazie alla speculazione edilizia della mafia, favorita da quegli amministratori comunali che ci hanno guadagnato per anni, rappresenta un esempio sconcertante di come il crimine organizzato possa influenzare il processo democratico ed elettorale. Combattere la mafia e riconquistare la democrazia richiederà sforzi enormi da parte dei cittadini onesti, i quali peraltro si sentono inermi di fronte a un potere così radicato, ma è un passo fondamentale per ripristinare la legalità, la giustizia e la fiducia nella società. Solo attraverso la determinazione e l'unità sarà possibile creare un futuro in cui la mafia non abbia più spazio per minare la vita democratica di Fiano Romano e il suo sviluppo, che attualmente non è sostenibile neppure dal punto di vista ambientale ed economico. Infine, lasciamo al lettore valutare come si vive a Fiano Romano, indipendentemente dalla pubblicità e dalle fake news divulgate da chi ha scopi di lucro.
Risultati elezioni comunali amministrative Fiano Romano
Risultati elezioni 3 ottobre 2021
Affluenza 61,1%
Davide Santonastaso
Fiano 2030 49,95%
Nicola Santarelli
Insieme per Fiano 25,24%
Andrea De Fabiis
Centrodestra Unito (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia) 18,82%
Simona Bossi
Alternativa di popolo 3,05%
Solidea Scarafoni
Fiano Romano in movimento 2,95%
Meglio sperare che i risultato delle elezioni amministrative comunali del 2026 siano più umani, al fine di evitare che continui lo scempio a Fiano Romano.
Condividi su Facebook Condividi su X Condividi su WhatsApp Condividi su Telegram