Scuole superiori
Dove stanno le scuole superiori a Fiano Romano? Risposta: da nessuna parte, perché non esistono. E qui casca l'asino, cioè l'amministrazione comunale di Fiano Romano, che spesso si scorda di amministrare, in particolare quando si tratta di scuole. L'Istituto comprensivo di Fiano Romano, privo di scuole superiori, è del tutto insufficiente per soddisfare le più elementari esigente della popolazione di Fiano Romano, che da molti anni ha superato i 15.000 abitanti. A Fiano Romano mancano tutte le scuole superiori, ma l'amministrazione comunale continua a dire da decenni di non essere interessata al problema.
A voi sembra normale che perfino paesi piccoli quali Rignano Flaminio, Poggio Mirteto ecc. abbiano scuole secondarie di tutti i generi mentre a Fiano Romano, che è molto più grande, non ci sia nulla? Tutto ciò è assurdo. La gente, però, non sembra preoccuparsene, e continua a votare la stessa amministrazione comunale che da decenni si è sempre rifiutata di far istituire le scuole superiori a Fiano Romano. Non siamo sorpresi: in fin dei conti il livello "culturale" di questi individui si commenta da solo, e di sicuro non è una categoria di persone che sente la mancanza delle scuole. Peccato solo che a rimetterci sia chi, invece, le vorrebbe e ritiene che ce ne sia urgente bisogno.
La società può andare avanti senza scuole? Secondo noi no, ma per l'amministrazione comunale di Fiano Romano le scuole non servono, e lo va ripetendo da almeno 50 anni. Il problema di fondo è che il sindaco e certi assessori, in particolare quello ai lavori pubblici, non potrebbero guadagnare niente dalla costruzione di scuole superiori. E quindi, se non ci guadagnano loro, le scuole non si fanno. A Fiano Romano si autorizza e si costruisce solo quello che implica una qualche forma di incasso a certi assessori; non importa se la costruzione sia abusiva o meno, e non importa se il denaro provenga da forme di corruzione o meno. Le scuole non fanno arricchire la giunta, e quindi chi vuole andare a scuola deve arrangiarsi. Quello che l'amministrazione comunale non capisce è che il vero arricchimento è la cultura, non i soldi in nero.
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